WILLY VECCHIATO
Mostra personale del fotografo Willy Vecchiato.
Biografia
Nato a Noale, nell’entroterra veneziano, la vigilia di natale del 1973. Autodidatta.
Statement
«La fotografia di Willy Vecchiato è bianco e nero. Viscerale, assoluto e per nulla rassicurante. Egli raschia la realtà in modo maledettamente poetico. Un intruso che si muove tra le pieghe del vedere per liberarne le scorie e i fastidiosi o scomodi significati. 'The Intruder' ritrae un luogo imprevisto, l'ospite inatteso che si incunea nello sguardo seducendolo di incomprensione. 'Chrysalism' esplora il silenzio amniotico che separa l'essere umano dall'inquietudine e dai suoi specchi scuri. 'Dark mirrors' propone un paesaggio di ombre, rimorsi e affanno. Immagini riflesso di una discesa interiore. All'uomo serve l'uomo. Non c'è bisogno di altri mondi. Fanno eco le parole di Stanisław Lem. 'Black Ship' è l'odissea fallita, la necessità superstite di andare oltre la vita. Oltre il trauma dell'esistenza. Un viaggio inutile al di là di ciò che già sappiamo, l'illusione prodotta dal desiderio infinito di sapere, l'esperimento naufragato. Ciò che resta della nave travolta dalla paura. Vecchiato ci mostra la trappola: il tempo. La macchina del tempo. La sola che può riempire il vuoto della sofferenza, del senso di colpa. Il dolore. Soprattutto il dolore. Non vanno capite. Sono impressioni. Le fotografie. Tutto il resto è buio come il letargo.»
Steve Bisson
Nota del curatore
Willy è un autore che nei suoi scatti esprime tutta l’inquietudine dell’Essere. Un viaggio in cui le fotografie, i soggetti, apparentemente immobili e senza vita, appartenenti a mondi ‘altri’ e in definitiva alla dimensione macrocosmica, riflettono invece il moto vorticoso, strisciante e incessante di quel microcosmo di cui Willy in primis e l’Uomo tutto è partecipe. Pur riconducibile a quella corrente stilistica che affida al senso di mistero il messaggio destinato all’osservatore - troppo spesso abusata - Willy ne fa tuttavia un uso originale, mai banale e con raffinati rimandi ai grandi registi cinematografici di cui è grande conoscitore e amante.
Joseph Campbell affermava che la luce può provenire solo dalle tenebre e questo percorso, questo viaggio iniziatico che il fotografo veneto ha intrapreso attraverso il mezzo fotografico è ‘il sentiero non battuto’ che ogni artista, ogni uomo, deve intraprendere per poter affrontare e sconfiggere il Drago, l’Ombra proiettata su quei soggetti amorfi per poi procedere nella sublimazione dei processi psichici che conducono alla vera consapevolezza del Sé.
Lorenzo Uccellini
Il caro amico Andrea Aromatico ospite al The Bid
Orario mostra: mer/gio/ven/sab dalle ore 15.30 alle 19.00 | Domenica su appuntamento: M. 3460873030
Giovedi 1 novembre CHIUSO
Mostra Patrocinata e supportata dalla Fondazione onlus Uccellini Amurri