Pagina ottimizzata per visualizzazione su smartphone | Page optimized for smartphone viewing


SUE PARK - Sounds of Silence 

a cura di Lorenzo Uccellini

23 Dicembre 2022 - 04 Giugno 2023

Palazzo del Duca 
Senigallia AN

————
presentazione:
venerdì 23 dicembre ore 18.00 presso sala conferenze del Palazzetto Baviera. In collegamento video con Los Angeles.

Info e prenotazioni

www.comune.senigallia.an.it

www.feelsenigallia.it

T. 3666797942

circuitomuseale@comune.senigallia.an.it

Biglietteria elettronica www.ciaoticket.it

Orari

Dal giovedì alla domenica dalle 15 alle 20

Lunedì, martedì e mercoledì chiuso

Catalogo in mostra

Biglietti


Dal 23 dicembre 2022 al 4 giugno 2023 le sale di Palazzo del Duca di Senigallia ospiteranno la mostra Sounds of silence della fotografa sudcoreana Sue Park, più volte vincitrice del Photo Awards e direttrice della Shatto Gallery di Los Angeles. In mostra si potranno ammirare  fotografie tratte da due sue raccolte Sue Park Photography e Monovision, dedicate principalmente alla rappresentazione della bellezza della natura. Luoghi incantevoli e scorci di vita colti in Asia, Europa e nelle Americhe che sussurrano sommessamente, evocando un senso di meraviglia e misticismo per la loro magnificenza. La mostra organizzata dal Comune di Senigallia e curata da Lorenzo Uccellini, è stata realizzata con il patrocinio della Fondazione Dott. Leopoldo Uccellini e il sostegno della Regione Marche nell'ambito del progetto Senigallia Città della Fotografia.

QUI comunicato integrale a cura di: 

Maria Chiara Salvanelli | 

Press Office & Communication - Milano

Maria Chiara Salvanelli | mariachiara@salvanelli.it | +39 333 4580190




<<Sue Park l’ho conosciuta personalmente nell‘ottobre 2019 quando curai la mostra fotografica internazionale “Landscapes. East meets West” presso la Shatto Gallery di Los Angeles di cui Sue è proprietaria e Art Director. Una esperienza straordinaria che al di là dell’aspetto lavorativo mi ha offerto un quadro umano di questa eccellente fotografa e gentile Signora . Nelle sue foto Sue trasferisce egregiamente la delicatezza, raffinatezza e accuratezza che la distinguono come persona.

In veste di presidente della Fondazione Dott. Leopoldo Uccellini sono veramente lusingato di aver colto l’attenzione delle autorità del Comune di Senigallia con questo progetto espositivo e mi auspico possa essere la prima tappa di un percorso collaborativo in cui sinergie pubbliche e private confluiscono per arricchire l’offerta culturale nel nostro territorio.

Per quanto alla curatela il mio ruolo è estremamente agevolato dal linguaggio assolutamente elementare con cui Sue si approccia alla fotografia, e parimenti si offre allo spettatore; non occorrono chiavi di lettura, è già tutto lì, dentro i confini della cornice.

Park si definisce una ricercatrice di bellezza e la Natura, nelle più svariate manifestazioni, rappresenta la sua mappa del tesoro.

Di consueto, al cospetto di fotografie naturalistiche, succede di distrarsi dal lavoro dell’autore venendo travolti dalla bellezza intrinseca di paesaggi straordinari i quali, tuttavia, sono chiaramente in debito con il fotografo che, pazientemente, attende il momento in cui luce, forma e composizione esaltano la visione. E quando ciò avviene senza ricorso a sovrastrutture stilistiche, tecniche o concettuali, che in un certo modo mistifichino l’immediatezza di uno sguardo incontaminato, si supera il limite della contemplazione divenendo simpateticamente partecipi, quasi si fosse in un angolino fuori del campo visivo della fotocamera, in silenziosa attesa del magico click.

Che siano paesaggi sconfinati o dettagli fissati dal suo occhio innamorato, la fotografa coreana-statunitense registra emanazioni naturali che narrano le storie eterne degli alberi, i suoni silenziosi delle creature viventi che popolano gli scenari, il respiro calmo che indulge fino a divenire assorta meditazione. E a noi pare di ascoltarli quei silenzi e quelle antiche storie, attraverso quello sguardo disteso, schietto e immersivo di cui dicevo poco sopra e che Sue invoca disvelando, senza desiderio di interpretazione, la bellezza di un viaggio orizzontale da est a ovest, circolare tra vissuto personale e memoria collettiva, individuo e archetipo e poi ancora da un fuori a un dentro, occhio e Spirito; forma e sostanza del racconto fotografico presentato in questa mostra e catalogo, sintesi dei volumi “Sue Park Photography” (2019) e “Monovision”(2021), entrambi vincitori del prestigioso International Photo Awards di New York City>>.

Lorenzo Uccellini/ Senigallia, dicembre 2022


ENG
Park describes herself as a searcher of the beauty and the Nature, in its many forms, represents her treasure map.
Usually, in the presence of naturalistic photographs, it happens to be diverted from the author’s work being overwhelmed by the innate beauty of the extraordinary landscapes which, however, are clearly indebted to the photographer who, patiently, awaits the moment when the light, the shape and the composition enhance the vision.
And when it happens without recourse to stylistic, technical or conceptual superstructures, which in a certain way mystify the immediacy of a pristine gaze, the limits of contemplation is overcome by becoming sympathetically involved, as though we were in a corner outside the camera’s point of view, quietly waiting for the magic click.
Whether it’s boundless landscapes or details fixed by her loving eye, the Korean-American photographer records natural emanations that narrate the eternal stories of the trees, the silent sounds of living forms that populate the scenery, the calm breath that indulges until becoming rapt meditation. And we seem to listen to those silences and those ancient stories, via that relaxed, frank and immersive gaze of which I said above and that Sue invokes revealing, with no desire for interpretation, the beauty of an horizontal journey from east to west, circulate between personal experience and collective memory, individual and archetype and then from an outside to an inside, eye and Spirit; form and substance of the photographic story telling featured in this exhibition and catalog, synthesis of volumes "Sue Park Photography" (2019) and "Monovision"(2021), both winners of the prestigious International Photo Awards in New York City.

<<Questa mostra organizzata in collaborazione con la Fondazione Dott. Leopoldo Uccellini nell’ambito del progetto Senigallia Città della Fotografia, rappresenta la continuazione della programmazione internazionale che Senigallia sta promuovendo negli ultimi anni. Un progetto realizzato con il prezioso contributo della Regione Marche e la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.
Dopo la mostra dedicata a Roger Ballen, che ha rappresentato l’evento centrale dell’estate appena trascorsa, la programmazione prosegue con le straordinarie immagini di paesaggio di Sue Park, fotografa di origine coreana e vincitrice di numerosi riconoscimenti internazionali, che riporta nei suoi lavori una stra- ordinaria sensibilità nei confronti della bellezza della natura.
Villaggi di pescatori e risaie dell’estremo oriente, montagne e laghi dell’America del nord, paesaggi urbani delle capitali europee, danno vita ad un meraviglioso diario di viaggio in cui Sue Park registra lo spirito dei luoghi che l’hanno colpita. The Sounds of silence, come si intitola questa mostra, i suoni di un silenzio che riecheggia nelle grandi distese naturali e riappaci- fica la nostra anima con il mondo.
Cogliamo questa occasione anche per ringraziare la Fonda- zione Dott. Leopoldo Uccellini, e in particolare il presidente della stessa, Lorenzo Uccellini, curatore della mostra, per l’op- portunità che ha concesso a Senigallia e alla Regione tutta, di poter ospitare questa artista per la prima volta con una mostra personale in Italia>>.

Sindaco di Senigallia - Massimo Olivetti
Vicesindaco e Assessore alla Cultura - Riccardo Pizzi

Sue's Note

“I love to see the world through my camera’s lens.

When I go to a new place, I am an explorer, searching for the things that attract my eyes.

Sometimes landscapes excite me or a little pattern in an object becomes a treasure to me.  

I sigh in front of the beauty impossible to expresssolely with words.

This world is surely full of beauties;


Things which exclaim awaken from the darkness;

Stories of the ancient times ring from the eternal tree;

Joyful songs of living things flutter amongst the sunlight…

 

I am thrilled to capture these unique moments with my camera, moments that will never be repeated again. It is my privilege to be present in these encounters.

My photos are born from memories of the past and also carry my passion for the present. Increasingly, they also show my future dreams and fantasies.

 

The act of releasing the shutter is so quick and fades away, becoming a part of past, and yet themoment recorded eternally.

 

When I look at the photos later, I recollect eachmoment in time.  

 

People I encountered, landscapes, wind, light and even the smell of the breeze….

 

It is a marvelous thing that all the memories remain there intact.

My mission is to capture unique beauty and make it eternal.”

Sue Park

 

Time is what counts to me. 

Everything is impermanent

Nothing exists forever,  everything changes from second to second.

Henri Cartier-Bresson

 


prev next
play


 

SUE PARK "Sounds of Silence" è stata realizzata con il Patrocinio e il sostegno della 

Fondazione Dott. Leopoldo Uccellini

Oltre 7.000 euro raccolti  a favore dei bambini disagiati e grazie alle opere donate dagli artisti che orbitano intorno al BID.
Continuate ad aiutare i bimbi ricoverati nei reparti dell’ospedale Salesi di Ancona.
Ci sono tante belle opere da acquistare on line!!!! Dateci un’occhiata!!



Dalla parte GIUSTA

Privacy Policy