MANTRA + BLACK-OUT

Doppia personale

6-20 APRILE 2019

Mostra artistica multimediale e happening 
Autori:
Mirco Belacchi - MANTRA
Angela Ciavarrella - BLACK-OUT
a cura di Lorenzo Uccellini

OPENING 6 APRILE 2019 ORE 18.30

 

MANTRA - MIRCO BELACCHI

L'autore di San Costanzo (PU) propone una serie fotografica di grande impatto visivo, alternando sapientemente le immagini in formati diversi che restituiscono una visione ritmicamente calibrata. Il soggetto visibile è 'qualcosa' tra ciò che compare e ciò che viene trascinato via dalle onde morbide della bagnasciuga. Ah...c'è anche il mare nelle sue fotografie. Ma molto in superficie.


BLACK-OUT - ANGELA CIAVARRELLA

Angela è un vulcano che sta imparando a eruttare. Lo fa con forza, creando un concept veramente raffinato che la sua abilità tecnica trasforma in modalità che spaziano dalla scultura alla fotografia coinvolgendo pure gli spettatori in un vero e proprio happening. Questa opera multimediale site specific erompe energicamente forzando l'osservatore a porsi in primo piano divenendo partecipe di se stesso attraverso le filosofie tratteggiate dal lavoro di Angela.


Nota del curatore

<< Mantra + Black-Out è senza ombra di dubbio la mostra che sento più vicina al modo di percepire l’arte come strumento per esplorare l’Universo Umano. 

E se allora il vecchio adagio ancora dice che un vero artista deve raccontare il mondo in cui vive, non è forse tra i granelli di sabbia di Mirco o tra i fili spinati di Angela che si dispiega il loro mondo riflettendo in maniera micro-cosmica il sentimento che ovunque emana, di confusione e smarrimento?

Incontrare Mirco è stato come trovare una grande conchiglia di quelle che avvicinate all’orecchio ti ‘fanno sentire il mare’.

Le foto scorrevano nella presentazione video e mi affascinavano portando la mente verso confini non fuori ma dentro. Eppure qualcosa non mi tornava e senza guardarlo potevo percepire lo stesso sentore in Mirco, forse ancora troppo chiuso avendomi appena conosciuto e prima di divenire anime affini.

Allora ho capito che forse dovevo modificare il mio approccio visivo e dopo la terza, quarta tornata di ripetizione ho iniziato a imprimere un ritmo scandito alla sequenza; e ho compreso ! Non si trattava solo di guardare ma di ascoltare i tempi tra le pause, tra le messe a fuoco, le risacche e i passi che vanno e poi tornano, giorno dopo giorno sulle stesse tracce che scorrono tra i piedi nudi e i pensieri, senza distinzione.

Mirco era ancora ‘solo’ una gentile persona quando con lui giravo per la galleria cercando di capire come creare una installazione che desse risalto al suo lavoro; ma tra uno sguardo, una misura e un commento lunghe impercettibili pause nella mente ancora si domandavano dove portasse quel cammino di piccoli sassolini, come nella fiaba di Hansel e Gretel.

Solo alla notte, nella mia insonnia mai inattiva ho capito che non c’era nessun sentiero, nessun inizio nessuna fine; solo un adesso seguito da un altro adesso e poi un altro ancora e ancora e ancora che scorrono sempre più ritmicamente fino ad arrivare al punto di inerzia in cui tutto il movimento interiore - prima che oggettivo - diventa pura assenza di distrazione; pura stasi, pace.

La serie proposta da Mirco è un mantra !! E guai a voi se vi capitasse di non coglierne la sequenzialità e vi perdeste nella profana sensazione di vana ripetitività; vi sfuggirebbe la materia prima, grezza e vitale che Mirco si è dismessa dalla sua dura corazza per farne emozione e regalarcela.

Spazio per Mirco lo avrei trovato ovunque, per questa mostra così ‘sua’. Mi permetto di dire anche così importante per lui e per noi che grazie a lui abbiamo modo di esplorare dinamiche che non sempre appaiono per quel che sono.


Poi è arrivato quel guasta feste di Daniele Russo a presentarmi una ragazza che già conoscevo sotto altri lati artistici. Sì, lati, perché

Angela è una artista incredibilmente poliedrica che gestisce concetti intimistici che hanno tanto in comune con il mondo di Mirco; ah dimenticavo: con il nostro mondo, il mondo di tutti. Lei lo racconta in maniera ‘punk’ rispetto alle note profonde e a volte acide del 'jazzista' Mirco - che si mostra tra le frequenze sonore sempre restando vacuo, mentre Angela dirompe la scena portando sul suo palcoscenico fotografie, installazioni, sculture, pensieri e concetti che la mettono a nudo come il più crudo Iggy Pop. 

Questa volta Daniele è stato ulteriormente di aiuto consegnandomi su un piatto d'argento una doppia personale che mi emoziona tantissimo!!

Di non immediata comprensione, l’opera presentata al BID nel suo complesso dialoga in maniera assolutamente simmetrica con Mantra; a dividerli solo un numero più alto nella carta d’identità; solo più tempo, più pause, più ripartenze, e tempo……..finché dal Black-Out inizia a intravedersi qualche cosa che luccica proprio lì, dove l’onda sembra quasi non voler arrivare per non disturbare quel pensiero fattosi perla>>. - Lorenzo Uccellini, Senigallia Aprile 2019


Ingresso libero.
Orario mostra: Mer/Gio/Ven/Sab 15.30/19.00
Altri giorni Domenica inclusa solo su appuntamento con almeno 24 ore di anticipo.

THE BID Art Space
Viale Napoli, 83 - Pesaro

Ufficio stampa: Davide Filippini


Foto dell'installazione

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Evento patrocinato e supportato dalla Fondazione onlus Uccellini - Amurri

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